Lav e Enpa - Nostra lettera del 24/2/2000 - Nostra lettera del 10/3/2000

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Dal 31 ottobre 2000 l'ENPA partecipa al Movimento, ne siamo davvero felici !!!
Questa pagina resta nel sito solo come "storia" della nascita del Movimento e come esempio di riflessione comune sincera e costruttiva.


7 aprile 2000

LETTERA DELL'ENPA DI ROMA

Dopo le nostre due lettere tutte le associazioni interpellate avevano aderito al Movimento, restavano fuori solo la Lav sede nazionale di Roma e l'Enpa sede nazionale di Roma


Cari amici, grazie per l’invito ad aderire alla vostra iniziativa alla quale, però, non riteniamo di dover partecipare per ragioni interne della nostra associazione e per valutazioni in ordine a questo tipo di attività.

L’E.n.p.a. ha una struttura associativa costituita da sezioni locali con forte radicamento territoriale e impegno di volontariato molto diversificato che sarebbe oltremodo difficile, ed anche sbagliato, ricondurre in una prospettiva unificante. Attività per la quale occorrerebbe impegnare energie e risorse in un logorante lavoro di aggiustamento, mediazione e compromesso. Già troppe ne dilapidiamo quando, persino su obiettivi limitati, riusciamo ad allestire spettacoli indecorosi di reciproca intolleranza.

Più in generale, però, crediamo che il percorso associativo da voi proposto sia esattamente l’inverso di quello per il quale noi lavoriamo.

Pensiamo che prima si dovranno valorizzare e consolidare le esperienze di vari gruppi ed associazioni che operano spesso in ambiti territoriali limitati e su materie molto specifiche e poi sarà possibile arrivare alla costruzione di un’identità comune di tutto il mondo animalista.

Il percorso non è né facile né breve, noi ci sforziamo di renderlo più agevole con la disponibilità a collaborare ad iniziative con obiettivi concreti, magari minimalisti, sui quali soltanto si misura la capacità del volontariato e si costruisce credibilità.

Spero vorrete apprezzare la nostra franchezza come atto d’amicizia.

Fraterni saluti.
Paolo Manzi
Presidente Nazionale

LA NOSTRA RISPOSTA ALLA LETTERA DELL'ENPA SEDE NAZIONALE DI ROMA
(In rosso il testo dell'Enpa, in nero il nostro)


Più in generale, però, crediamo che il percorso associativo da voi proposto sia esattamente l'inverso di quello per il quale noi lavoriamo.

Caro Paolo,
Comprendiamo quello che dici, ma tu sei già andato molto oltre il nostro primo obiettivo!
Come si potrebbe essere animalisti senza essere convinti che gli animali hanno dei diritti!

Questo non è già un elemento unificante, qualcosa che attraversa tutte le Associazioni e tutti gli individui? Ma questo forse impedisce la differenziazione, il radicamento nelle situazioni specifiche o magari la specializzazione dei vari gruppi?
No di certo, se non fossimo tutti convinti che gli animali hanno diritti non ci sarebbero nè individui, nè gruppi, nè Associazioni animaliste!

Ecco, noi proponiamo soltanto di dare un'unica forma alla convinzione di tutti, un punto di riferimento unico che nulla toglie alle singole situazioni ma che permette l'identificazione in un un fatto concreto, qualche cosa, per intenderci, che assomiglia a una bandiera.

Sai quando ti chiedono: "...ma gli animalisti chi sono, cosa vogliono?...", bene.. gli animalisti sono quelli che vogliono il riconoscimento della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale... è una cosa di principio che non scende nei dettagli... ma che comunque dà concretezza, permette l'identificazione, allarga il fronte delle simpatie e delle possibili alleanze...

Il Movimento Animali Come Noi, per come lo immaginiamo, non richiede molto tempo e molte decisioni, non deve fare iniziative, non deve proporre e non deve aderire a niente, ha un solo obiettivo dichiarato, non deve essere di nessuno, non deve avere sigle, non costringe le Associazioni ad impegnarsi, a perdere tempo, a confrontarsi, si sviluppa soltanto moltiplicando la propria immagine, diffondendosi nei siti Internet, come firma nelle e-mail.

Magari più avanti (dico a caso) con la spedizione di cartoline, sulle magliette, sulla carta da lettera, su spille, su distintivi, su poster da appendere nei bar, nei negozi, negli studi veterinari, adesivi sulle macchine, sulle agende, sui mezzi pubblici...

Insomma è l'unica idea già comune a tutti che prende forma, che si fa vedere e riconoscere, che acquista corpo e gambe e comincia a muoversi fisicamente, a poter girare da sola!

Se ci riuscissimo, immagina quanta forza acquisteremmo dal punto di vista sociale, un'unica idea con un'unica forma che si aggira per l'Italia... mi viene in mente quello... "spettro che si aggirava per l'Europa"... è proprio questo, solo questo che proponiamo: che uno spettro si aggiri per l'Italia! Lo Spettro dei diritti animali!

Per il resto... siamo totalmente favorevoli alla politica dei 100 fiori!

Spero vorrete apprezzare la nostra franchezza come atto d'amicizia.

Altro che, ti ringraziamo, è così che ci piace confrontarci!

Manlio Massi
x Associazione Progetto Gaia

 

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