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Pretendiamo adesso il riconoscimento della Dichiarazione del '78 per realizzare in futuro i Principi di Carta 2000

PER GLI ANIMALISTI
CHE HANNO DUBBI SULLA DUDA

Non confondiamo la nostra Cultura con quella del Sistema attuale!

La nostra Associazione è vegetariana per Statuto ma, nonostante questo, proprio noi chiediamo a tutti gli Enti Pubblici il riconoscimento della Duda che invece all'Articolo 9 parla di animali destinati all'alimentazione.
Perché lo facciamo?

Semplicemente perché una cosa è quello che pensa l'Associazione Progetto Gaia e un'altra cosa è quello che è in grado di accettare il Sistema culturale in cui viviamo. I principi espressi nella Duda sono accettabili, se pure con difficoltà, anche da una concezione del mondo meccanicista e liberale e costituiscono comunque un enorme passo avanti per animali e ambiente... allora perché non pretenderne il riconoscimento e l'applicazione!?

Quando si chiedono leggi sui trasporti animali, sulla macellazione, sugli allevamenti, sul randagismo, in generale sull'ambiente che cosa si fa? Si accetta un compromesso tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può ottenere da questo Sistema!

Noi proponiamo il riconoscimento della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale (Duda) esattamente nello stesso modo, non chiediamo che vengano riconosciuti i nostri Principi, ma che l'attuale Sistema si spinga ai limiti delle sue possibilità e li approvi come suoi Principi.

I nostri principi sono altri e li riconosciamo (come principi gaiani) nella Carta 2000 proposta, anche questa, dalla Lida. Ma la stessa Lida propone Carta 2000 come una provocazione culturale!

Se il primo millennio, con la centralità del mondo e il monoteismo, si è concretizzato nell'Assolutismo e il secondo millennio, con il decentramento della terra e il meccanicismo, si è espresso nell'individualismo borghese, è del tutto evidente che la scoperta del Sistema Gaia porterà nel terzo millennio all'unità e alla collaborazione... ma ci siamo appena entrati! Da Copernico alla caduta della testa del re francese sono passati centinaia di anni, si è prima dovuta diffondere una Cultura che permetteva di toccare l'ex assoluto, il re.

Non crediamo che i principi di Carta 2000 si possano ottenere domani, lavorare per avvicinarci a quei principi, per noi, significa anche chiedere adesso e subito il passo avanti più ampio che la Cultura attuale può fare nei confronti dell'ambiente e degli altri animali!

I PRINCIPI DI CARTA 2000


PREMESSO CHE
La vita è una, tutti gli esseri viventi hanno una comune origine che, nel corso dell'evoluzione, si è diversificata;
Tutti gli esseri viventi sono soggetti interdipendenti, coesistenti e autorganizzati nell'equilibrio naturale;
Ogni individuo è portatore di diritti naturali alla vita, alla libertà, alla dignità.

Noi, animali umani, ritenendo che la nostra specie non sia al centro dell'universo, né tantomeno proprietaria del mondo, in nome della giustizia interspecifica, approviamo il seguente

DOCUMENTO
che ci impegnamo a rispettare e a far conoscere.

Art. 1
Tutti gli animali hanno eguali diritti all'esistenza nell'ambito dell'equilibrio biologico, nella diversità di specie e individui.

Art. 2
Ogni animale ha diritto al rispetto.

Art. 3
Ogni animale ha diritto
a non essere sottoposto a sofferenza, crudeltà, maltrattamenti per nessun motivo o fine;
a non essere ucciso se non per legittima urgente difesa;
a non essere posseduto, né commerciato, né usato, né detenuto, né reso schiavo per nessun fine;
a non essere allevato, trasportato, commerciato, ucciso per l'utilità dell'uomo;
a non essere oggetto di sperimentazione scientifica, medica, didattica, commerciale, industriale, bellica;
a non essere usato e/o ucciso per divertimento, sport, spettacoli, feste, manifestazioni e riti religiosi o popolari di alcun genere.

Art. 4
Ogni animale definito selvatico o semiselvatico ha diritto a vivere in libertà e a riprodursi nel proprio habitat.

Art. 5
L'uccisione di un animale è un biocidio cioè un crimine contro la vita.

Art. 6
L'uccisione di un gran numero di animali è un genocidio cioè un crimine contro la specie. L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente portano al genocidio.

Art. 7
I diritti degli animali e la loro tutela devono essere riconosciuti legalmente dalla comunità degli umani.


by l'animalista - Roma, Settembre 1999
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