Sulla nostra Lettera Aperta del 24 febbraio 2000
ALCUNI
INTERVENTI
DALLA MAILING LIST VEGANA
Per iscriversi alla Lista
Vegan-Vegetariana in italiano: http://utenti.tripod.it/vegan/list.htm
25 febbraio 2000
Credo
che Lei abbia "pensato" male, Signor Massi. Molto male!
Cosi' male, infatti, che piu' di cosi' non avrebbe potuto. Non faccio parte di Amnesty
International, ma mi sembra chiaro che questa Organizzazione parli di diritti
"Umani", e non "animali". Lei ha certamente giuocato fortemente di
fantasia quando ha liberamente "presunto" che gli animali fossero inclusi in
questi "diritti".
Se Lei poi "presume" che io - e con me certamente moltissimi altri ignoti,
sinceri e coerenti animalisti - mi riconosca nello slogan "animali come noi", Le
posso assicurare che Lei ha preso un'altra cantonata. Perche' io mi rifiuto, - con tutto
lo sdegno di cui sono capace - non solo di accettare, ma persino di prendere in alcuna
considerazione la Sua fanatica insinuazione - anche questa ovviamente "presunta"
- che l'Uomo sia un animale.
Penso davvero che sarebbe scelta assai opportuna, nonche' saggia, se Lei decidesse di
cambiare lo slogan in questione in "animali come me", escludendo cosi' tutti
quegli Esseri Umani i Quali sono pervenuti al rispetto degli animali grazie a quelle
sensibilita' squisitamente proprie della realta' Umana.
Dalla quale si rifiutano d'essere declassati!
Cordialmente,
jb Mirabile-caruso.
26 febbraio 2000
E
VENGO AL DUNQUE:
la risposta data da jb Mirabile-caruso a Massi mi dà l'occasione di ricordare quanto, da
sempre, ci hanno insegnato a scuola quando eravamo bambini. Ai tempi (io sono della classe
'59 e quindi mi riferisco agli anni '65-70) la maestra ci insegnava che
"la Terra si suddivide in REGNO ANIMALE, REGNO VEGETALE e REGNO MINERALE. Al regno
animale appartengono l'uomo e tutte le altre famiglie di animali, suddivise in specie e a
loro volta in razze."
Perchè, mi chiedo oggi, i tanti non-animalisti si scandalizzano tanto quando -
correttemente - parliamo di "animali umani" e di "animali non umani"?
Possibile che la subcultura imperante in fatto di rapporto fra le varie specie abbia
finito per spazzar via anche le nozioni più elementari che riguardano l'identificazione
delle varie creature che abitano la Terra?
Saluti a tutti.
Marina P.
27 febbraio 2000
Un
semplice commento:
non avete nulla di meglio da fare che prendervela con un'intera associazione Premio Nobel
per la Pace (della quale per inciso sono socio piu' o meno attivo da circa tredici anni, e
nella quale ho conosciuto tanti altri animalisti e vegetariani ben prima che questo
diventasse - per fortuna - una moda?!?). Amnesty International ha uno specifico mandato,
estremamente limitato, e forse anche per questo cosi' efficace. Non e' una chiesa, e
permette ovviamente a tutti i suoi soci di portare avanti altre istanze con altri
strumenti, essendo appunto un movimento internazionale nient'altro che uno degli infiniti
strumenti utilizzabili per incidere sulla societa'... Io, come tantissimi altri, lo sto
facendo, in tantissime associazioni diverse con diverse finalita'. E se un'altra persona
iscritta ad Amnesty come me la pensa diversamente... affari suoi! Non vedo proprio la
ragione di coinvolgere un'intera associazione in tutte le sue sezioni (che hanno gia'
abbastanza da fare, purtroppo...) in una polemica inutile e fuorviante! Troppe persone non
aspettano altro che un pretesto simile per ridicolizzarci, e non e' proprio il caso di
darglielo in questo modo!
un Luca sconsolato
Ho
visitato il sito http://www.progettogaia.org/Duda/duda1.htm
Ho letto la Dichirazione Universale dei diritti degli animali.
Ho letto la lettera aperta alle associazioni animaliste.
Sono in crisi!
Trovo la dichirazione un documento pieno di contraddizioni e in alcuni articoli crudele
nei confronti degli animali. Comprendo l'importanza e l'intento di un documento simile.
Ma, questo che ci viene proposto, credo che si possa ritorcere contro gli animali.
Questo per alcuni motivi (rifletto ad alta voce):
non credo che avremo (noi rispettosi degli animali) possibilita' in breve tempo di
riscrivere una seconda dichiarazione quindi la prima deve durare nel tempo e questa mi
sembra gia' vecchia;
non vedo come possano convivere sullo stesso documento gli articoli 1 e 9; e' specista:
gli animali dell'art. 5 sono privilegiati rispetto agli animali dell art. 9; l'art. 2 e'
incompatibile con il 9; l'art. 6 e' piuttosto inutile e anche questo specista: privilegia
alcuni animali;
Potrei andare avanti...
Forse il documento proclamato nel '78 andrebbe rivisto secondo un'ottica di vero rispetto
degli animali e dell'ambiente. Altrimenti credo sia meglio non averlo affatto... E gia'
difficile accettare che molti, troppi animali, siano uccisi ogni giorno per il consumo
umano (carne, latte, uova...) ma addirittura trovarlo sancito all'interno di una
dichiarazione scritta da chi li dovrebbe "difendere".
Ho grossi dubbi che questo documento sia da proporre. Certo va bene per chi e' amante di
cani e gatti, di chi crede che gli animali da salvare siano quelli selvatici e che quelli
che finiscono nel piatto non hanno pari dignita'.
Siete sicuri che e' questo il documento da sottoscrivere e divulgare? Progetto Gaia ci
dice:
La Dichiarazione deve essere considerata il livello culturale piu' avanzato che QUESTA
societa'e' in grado di accettare per quanto riguarda la relazione con gli altri animali.
Le leggi che accettiamo oggi non sono leggi coerentemente animaliste... ma le accettiamo,
non possiamo fare altro! La Dichiarazione deve essere considerata nello stesso modo, si
tratta di principi che sono comunque piu' avanzati di qualunque legge oggi prodotta da
questa societa'. In sostanza noi proponiamo di costringere questa Cultura a fare SUOI i
principi della Dichiarazione e in questo modo di costringerla a stabilire una nuova
relazione con l'ambiente e con gli altri animali.
Ma il documento e' proposto da persone e associazioni che si battono per i diritti di
tutti gli animali! Non possiamo non tenerne conto. Il fatto che l'attuale legislazione non
sia assolutamente dalla parte degli animali non giustifica l'introduzione di una
Dichiarazione piena di lacune e specista.
Concludento: sarebbe interessante una "dichiarazione universale dei diritti degli
animali" ma non questa. Se non abbiamo il coraggio di proporre una dichiarazione in
difesa di tutti gli animali allora sarebbe meglio proporne una per gli animali d'affezione
e selvatici...
Andrebbe comunque riscritta!
Dora
Ritengo
valide le osservazioni fatte da dora grieco al documento.
Marina P.
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